Domenica alle ore 12 la Santa Messa per commemorare i rossoblù che hanno contribuito a scrivere la storia della Casertana

Un appuntamento, diventato una tradizione, quello che ogni anno, nella ricorrenza della Domenica delle Palme, si tiene presso la Chiesa dell’Eremo di San Vitaliano a Casola di Caserta, retta dal parroco don Valentino Picazio. L’intento di questo appuntamento annuale è di ricordare i personaggi che hanno lasciato questo mondo ma che, in qualche modo, hanno scritto la storia della Casertana. La tradizione è nata oltre due decenni fa per commemorare l’indimenticabile Cavaliere Giuseppe Moccia, il primo, vero grande presidentissimo della Casertana che, a cavallo degli anni ‘60 e ‘70, è stato protagonista indiscusso della storia rossoblù conquistando per ben due volte la promozione in serie B, la prima “scippata” dagli organi della giustizia sportiva a causa di un presunto, mai provato, illecito sportivo addebitato all’allora capitano della Casertana Renzo Selmo. Era l’anno 1969 e ai primi di luglio, il presidente del Taranto Michele Di Maggio accusò la Casertana di aver combinato una partita del campionato appena vinto. Secondo quanto ricostruito, egli avrebbe saputo da Francesco Lamberti, allora allenatore del Trapani, che un suo giocatore, Renato De Togni, fu avvicinato da un collega della Casertana, Renzo Selmo, in occasione della sfida giocata il 18 maggio di quell’anno, che gli offrì dei soldi in cambio di un aiuto per vincere. La partita si concluse 1-0 per i campani con rete di Alessandro Minto, e il gol venne propiziato proprio da un errore di De Togni. Al momento dell’apertura del processo, De Togni ritrattò la propria versione dei fatti con una lettera in cui spiegò di essersi inventato tutto perché spinto da Di Maggio che gli consegnò una cospicua somma di denaro per convincerlo a mettere in scena la vicenda. I giudici, però, ritennero che la veritiera la prima versione di De Togni e che, sebbene ci fosse stato un incontro tra De Togni e Di Maggio, questo non avrebbe influito sul racconto del giocatore e così a Firenze la commissione disciplinare, con sentenza dell’8 settembre 1969, comminò 6 punti di penalizzazione alla Casertana, che le costarono la promozione a vantaggio del Taranto. Ma il presidente Giuseppe Moccia non si lasciò condizionare minimamente da quanto accaduto e l’anno successivo la Casertana conquistò di nuovo, con pieno merito, la promozione tra i cadetti che nessuno poté revocare. Oltre allo storico presidente Giuseppe Moccia, durante la messa, che sarà celebrata con inizio alle ore 12.00, saranno ricordati anche l’ex il primo dirigente Francesco Verazzo, che ci ha lasciato da pochi giorni, gli ex indimenticabili rossoblù Marco Fazzi, il mitico “ariete”, pupillo di Moccia, i portieri Santino e Romano Piccolo, Giuseppe Porrino, Giovanni Pascarella e Giovanni Caropreso, i preparatori dei portieri Rino Piscitelli e Biagio Natale, i difensori Raffaele D’Agostino e Antonio Vanacore, gli allenatori Giovannino Bagni, Gianni Gabriele e Claudio Tobia, i dirigenti Luigi Cuccaro, Michele D’Orso, Renato Lamberti, Renato Ferrara, Lello Fusco, Gigi Bove, Mimmo Bovienzo ed Enzo Genovese, l’infaticabile addetto alla segreteria Gigino Zito, i medici Alessandro Ragone, Fernando Piscitelli e Emilio Lombradi, i massaggiatori Geppino Vigliotta, Stefano Ianniello e Gigino Bellofiore, i magazzinieri e addetti al campo Raffaele Fiore, Gerardino Forgione, Mario e Alessandro Gazzillo. La Santa Messa, con la benedizione delle Palme, sarà celebrata alle ore 12 di domenica 13 aprile, Domenica delle Palme, da don Valentino Picazio. Un appuntamento da non mancare per tutti coloro che hanno amato ed amano i colori rossoblù, ma soprattutto per ricordare chi hanno contribuito a scrivere la storia della Casertana.