di Pasquino Corbelli
“Se dovessimo centrare l’obiettivo – ha aggiunto – sarà sicuramente più bello. Perché nessuno c’ha regalato qualcosa. Contro di noi hanno giocato tutti la partita della vita, altri magari no“

Euforia moderata nella sala stampa del Pinto al termine della vittoriosa gara contro il Crotone, che ha concluso il campionato al quarto posto alle spalle di Avellino, promosso in serie B con un turno di anticipo, grazie alla vittoria in trasferta a Potenza contro il Sorrento, dell’Audace Cerignola e del Monopoli. I falchetti di mister Manuel Iori hanno liquidato il Crotone, nel secondo tempo, grazie alle reti di Bacchetti e Destiny. È la terza vittoria casalinga consecutiva dopo il 4-0 inflitto al Sorrento e al Foggia della seconda era Iori, con 10 gol realizzati e nessuno al passivo. Euforia moderata poiché ancora nulla di definitivo è stato scritto al riguardo della salvezza sul campo, senza disputare il play out con il Messina. Sabato prossimo, 26 aprile con inizio alle ore 16.30, si giocherà l’ultima gara in calendario con la Casertana che renderà visita al Trapani, ancora in corsa per un posto nei play off, ma con la dovuta attenzione anche su cosa accadrà a Picerno dove giocherà il Foggia e a Messina dove i padroni di casa ospiteranno la Juventus Next Gen. Ancora 90 minuti di sofferenza per i falchetti, con la speranza di poter gioire senza antipatiche e pericolose code. In partica, nella è stato ancora deciso.
“Ebbene sì – ha dichiarato mister Iori alle domande dei cronisti – ora avremo un’altra partita da giocare con questo stesso atteggiamento. Siamo stati battaglieri, bravi a giocare sull’episodio contro una squadra allenata benissimo e forte, che dirà la sua nei play-off. Questa vittoria ha un grande valore per noi. Abbiamo fatto un’ottima partita. Nella prima frazione avremmo potuto fare anche qualcosa di più sulle occasioni create. Nella ripresa abbiamo sfruttato le situazioni che avevamo messo in conto. Avevamo studiato la gara così. Anche all’andata ad inizio ripresa ci sono venuti a prendere uomo contro uomo, molto alti. Per questo oggi abbiamo deciso di giocarcela così. A fine primo tempo ho detto ai ragazzi di credere nell’episodio che avrebbe deciso la gara, perché sarebbe arrivato. Pressioni? Nel riscaldamento non avevo visto bene la squadra. Sono onesto. Perché la gara la sentivamo. Poi, però, appena è iniziata la partita è stato tutto diverso. Si percepiva che c’era questa tensione; questa pressione dobbiamo dividercela tutta tra di noi, uno per uno. E questo farà la differenza. I risultati delle altre? Ho chiesto di non conoscerli durante la gara perché avrebbero potuto condizionarci. Come ho reagito quando ho saputo come fossero andate le altre? In nessuno modo! Ora dobbiamo pensare a giocarci la partita di Trapani come abbiamo fatto oggi. Dobbiamo provarci fino all’ultimo. E se dovessimo centrare l’obiettivo sarà sicuramente più bello. Perché nessuno c’ha regalato qualcosa. Contro di noi hanno giocato tutti la partita della vita, altri magari no”.